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Straordinaria regione per varietà di paesaggio e colori le Marche esprimono la propria versatilità anche in cucina. Pietanze che giungono direttamente dal mare Adriatico si alternano ai piatti che sprigionano i sapori della montagna, più precisamente degli Appennini. Un tour ad Ascoli Piceno, oltre ad ammirare lo splendido Palazzo Comunale, il Duomo e il Battistero (ma tutto il centro storico è un gioiellino) vale anche l’occasione per scoprire alcuni tesori gastronomici.
Abbiamo parlato di cucina montanara e di mare ma quando si pronuncia il nome di Ascoli è naturale pensare subito alle celebri olive all’ascolana. Grosse olive verdi imbottite con un impasto di carne (pollo, vitello, maiale) salumi, formaggio, passate in uovo sbattuto e pane grattugiato e successivamente fritte. Una gustosa polpa carnosa immancabile nei ristoranti, nelle osterie e nei chioschi tanto che l’oliva ascolana può essere tranquillamente annoverata come uno dei simboli dello street food italiano.
Altre specialità? Beh, regna il sapore ad Ascoli. Provate per credere i piconi, ravioli imbottiti di formaggio. Tra i primi piatti sicuramente la tradizione dice pasta all’uovo con maccheroncini di Campofilone e chitarrine abruzzesi in prima fila. La montagna esprime il suo sapore con le zuppe di cereali, legumi, farro. I fritti regnano sovrani: oltre alle già citate olive da ricordare anche le zucchine, i carciofi e le costoline d’agnello. L‘abbacchio alla cacciatora è un piatto da provare mentre le carni si riservano un posto d’onore con l’agnello alla brace, il coniglio e il pollo in padella in evidenza.
Tra i dolci? Ecco un tris: fristingo (fischi secchi, mandorle e uva), caciuni (ciambelle al mosto), funghetti all’anice. Niente di fritto per dessert? Come no, ecco gli ottimi ravioli ripieni di crema di ricotta o castagne!
Si annaffia il tutto con i vini Doc dell’Ascolano, il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno. Cin cin Ascoli!