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Non è certo una leggenda quella che narra della passione che hanno gli americani per l’Italia e per una delle sue regioni simbolo in fatto di cucina: la Toscana. Lo hanno provato sulla propria pelle anche le donne di Coldiretti Siena che hanno raccontato la loro esperienza a New York dove si sono fermate per una settimana grazie al concorso indetto da Ismea e Mipaaf per la miglior comunicazione delle aziende agricole. Tra il gruppo di imprenditori italiani risultato vincitore hanno fatto parte anche due giovani donne: Maddalena Cordella che produce Brunello di Montalcino e Federica Zurli che ha fatto delle piante officinali il suo lavoro.
Le due giovani toscane hanno espresso la propria soddisfazione e anche un po’ di sorpresa: “Abbiamo incontrato i buyer americani e avuto tantissimi contatti ma la cosa che più ci ha colpite è quanto la Toscana sia vista come un sogno dagli americani. Ci considerano una delle mete più belle al mondo non solo per i paesaggi e le bellezze artistiche, ma anche per la bontà dei nostri prodotti agricoli, per le tradizioni con cui vengono fatti e per la qualità delle materie prime”.
Il Made in Italy a quanto pare non perde mai di fascino: “I legumi sono conosciuti – ha detto Federica Zurli – sono rimasta colpita dal fatto che conoscessero anche la Cicerchia un legume antico e tipico della Toscana, ma amano molto anche i ceci e il farro. Quando passavano davanti allo stand e leggevano Toscana, tornavano indietro e ci facevano domande. Molti erano già stati in vacanza nelle nostra campagna e altri ci dicevano che avevano in programma di farlo e hanno preso i biglietti da visita manifestando l’intenzione di venire in azienda a vedere da vicino come lavoriamo”
“Non ci rendiamo conto di quanto siamo apprezzati all’estero – ha spiegato Maddalena Cordella – non crediamo abbastanza nelle nostre possibilità o almeno non ci credono i nostri politici. Dico sempre che siamo un po’ come Miss Italia, talmente belli da non aver bisogno di trucco e chissà cosa, gli stranieri ci vedono così. Ci vorrebbero scelte più coraggiose e puntare sull’export. Intanto questa possibilità che ci ha offerto il ministero e il Ismea è stata ottima e organizzata benissimo”.
Naturalmente soddisfatto anche il presidente di Coldiretti Siena Fausto Ligas: “I nostri giovani ci credono, credono che la terra sia una risorsa importante ed è giusto battersi perché il patrimonio agricolo italiano sia tutelato e promosso perché rappresenta in questo momento difficile il volano dell’economia non solo per la produzione alimentare ma anche per la valorizzazione del turismo”.