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La Torre, il Duomo, il Battistero, Campo dei Miracoli, il Lungarno, le colline e il mare che è a un fazzoletto. Insomma di Pisa conosciamo tutto e non c’è bisogno di scoprire le sue bellezze in queste pagine. Ma quali sono i tesori da portare in tavola? Sicuramente i colli favoriscono il buon vino, in particolare il “Chianti Colline Pisane”, il “Montescudaio” e il “Bianco Pisano di San Torpè” ma non sarebbe giusto dimenticarsi del Vin Santo.
Molto ricca anche la produzione di olio e ortaggi e l’allevamento ovino e bovino da cui nascono le pregiati carni e il pecorino toscano. Il territorio risente in ambito gastronomico della sua doppia faccia che comprende la cucina di mare e quella di terra. Pisa è un buon posto per le pietanze di pesce: basti provare piatti semplici come la minestra di pesce alla pisana, le bavette al pesce, la pasta con panna e bottarga di muggine; anche se i secondi piatti mettono in mostra i pezzi forse più pregiati, basti pensare allo stoccafisso, il baccalà con i ceci, le famose cee fritte alla salvia, le seppie con le bietole.
Se il mare porta del buono a tavola, anche i prodotti di terra si difendono molto bene. Provare per credere la zuppa di verdure alla pisana, pasta e ceci, le penne alla D’Annunzio con funghi porcini secchi e pancetta. Molto saporita anche la minestra di fagioli bianchi di San Michele (i primi piatti sono semplici e poco elaborati) per non parlare delle carni che sprigionano un mix di odori come la trippa alla pisana, il daino alla San Rossore, il cinghiale in umido.
Per dolce? Provate la torta coi bischeri, pasta frolla con riso, pinoli, uvetta, frutta candita e cioccolata. Buon appetito!