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La sfoglia dei tajarin fa parte della pasta all’uovo della tradizione delle Langhe, tagliata finissima a mano e cugina delle tagliatelle emiliane. Ancora oggi i tajarin vengono preparati a mano e si sposano bene soprattutto con il classico sugo di funghi o con una noce di burro e tartufo bianco d’Alba grattugiato. Alcune cuoche calcolano un uovo ogni 100 grammi di farina, altre hanno le loro ricette segrete.
Ma nelle Langhe, sempre artigianalmente, si prepara la polenta regina delle sagre dei paesi sparsi nella collina di Roccaverano. Qui la polenta viene stesa su un unico asse e sollevata tre volte al cielo in segno di ringraziamento. La storia narra che la prima di queste polente, o “polentoni”, nel gergo del posto, fu preparata da un gruppo di ambulanti venuti nelle Langhe per la stagnatura delle pentole. Rimasti bloccati a causa della neve, un marchese regalò loro una grossa quantità di farina di mais con cui prepararci una polenta gigante.