Un frutto tipico del perido estivo, il melone ha origini lontane, venuto dalle regioni africane è stato importato dai romani e ispirazione di romanzieri com Alexander Dumas, autore del celebre Conte di Montecristo che scrisse: «per rendere il melone digeribile, bisogna mangiarlo con pepe e sale, e berci sopra un mezzo bicchiere di Madera, o meglio di Marsala».
Un simbolo di fecondità per le popolazioni antiche appartiene alla sottospecie di Cucuminus melo e si suddivide oggi in qualità della polpa, che può essere arancio o verde, dalla forma ovale e allungata, e dalla zona di coltura. Il più classico è il melone di Cantalupo, coltivato nell’omonima località da cui prende il nome, una località della Bassa Sabina, vicino a Roma, in provincia di Rieti. La sua polpa si caratterizzata da venature di un colore neutro e verde, di cui sono presenti due qualità: Comune a polpa rossa e Prescott a costole larghe.
La ricetta a cui abbinare questo frutto, la più classica è in abbinamento al prosciutto crudo, tipica ricetta estiva utilizzata principalmente come antipasto.
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