Un giro inebriante per il paesaggio mozzafiato e i sapori tipici è stato quello fatto attraversando le Creti senesi. Un pezzo di Toscana da cartolina famoso in tutto il mondo.
Nella splendida campagna senese, percorsa in moto, tra una sosta e l’altra abbiamo assaggiato il saporito pecorino delle Crete con un bianco Igt della Fattoria Abbazia Monte Oliveto alternato alla birra artigianale di Buonconvento, nuova arrivata.
Il pecorino delle Crete senesi è conosciuto anche come pecorino di Pienza (Siena) o pecorino della Val d’Orcia. Prodotto con latte delle pecore che pascolano libere tra prati di erbe profumate come la mentuccia, ha la crosta abbucciata, che, a seconda dei tempi di stagionatura, varia dal colore giallo al rosso. Il sapore di questo pecorino dop è dolce con una punta di piccante. Durante la sua produzione è fondamentale il caglio vegetale, che gli dà quella nota dolce-amara nello stesso tempo. I tempi di maturazione vanno dai trenta giorni per un pecorino fresco ai quattro mesi per un formaggio stagionato. In alcuni casi, la sua conservazione necessita di olio e foglie di alloro.
Da queste parti è famoso anche il carciofo di Chiusure, una frazione di Asciano, sempre in provincia di Siena. Di sapore particolare, è estremamente tenero. In passato ha rappresentato l’economia di questa zona dove intere distese erano coltivate a carciofo, con una produzione di oltre diecimila unità annue, che venivano commercializzate in particolar modo nella Maremma. Grazie alle caratteristiche del terreno delle Crete Senesi, ambiente naturale privo di umidità, il carciofo assume le sue peculiarità che lo rendono diverso dagli altri carciofi. Anche la tecnica di coltivazione è diversa.
Oggi, la sua produzione sopravvive in qualche orto nelle campagne di Chiusure. A questo carciofo vengono dedicate sagre e feste come quella della Dicioccatura, a novembre. L’evento si rifa all’operazione che annualmente si effettua sulle piante di carciofo in questo periodo dell’anno consistente nel togliere alla pianta i carducci, che verranno poi cucinati accompagnati ai tradizionali rivolti.
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