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Da un sondaggio della Coldiretti è emerso che più della metà degli italiani consumano cibi scaduti, addirittura una percentuale, circa il 15%, mangia il prodotto dopo 1 mese dalla data di scdenza.
Qualche consiglio. Se la dicitura riporta “da consumare entro” è bene rispettare tale data perché possono svilupparsi batteri nocivi per la salute. In questa categoria bisogna fare molta attenzione alle uova, salmone, affettati, formaggi e insalate già pronte per l’uso in busta.
Con i cibi secchi, come biscotti, cereali, ecc…, si può superare il termine riportato nella confezione. A regola, cambiano sapore e odore ma non si sviluppano batteri pericolosi.
Tra i cibi freschi il latte può reggere un paio di giorni dopo la scadenza e lo yogurt addirittura una settimana.
Sulla maggior parte dei prodotti alimentari leggiamo “Da consumarsi preferibilmente entro il”, l’alimento può ancora essere consumato dopo la data indicata se le condizioni di conservazione specificate nelle istruzioni sono state rispettate e la confezione è integra. Tuttavia le sue qualità organolettiche hanno iniziato senz’altro a degradarsi. Verificate sempre la confezione intatta o no e controllate se l’aspetto, l’odore e il gusto dell’alimento siano accettabili.
Dopo aver aperto la confezione di un prodotto alimentare il cui termine minimo di conservazione e passato, seguite tutte le istruzioni fornite, come “a confezione aperta consumare entro … giorni”.