Il più celebre piatto della città torinese, soprattutto il più diffuso, il grissino è quasi immancabile sulle tavole dei ristoranti e trattorie dello stivale. Nasce nel 1679 dalle mani del fornaio Antonio Brunero, invenzione per nutrire Vittorio Amedeo II, incapace di digerire la mollica di pane. Un successo che si diffuse all’epoca velocemente per diventare così un sostituto del pane, grazie alla caratteristica di mantenresi nel tempo.
La forma più antica è il robotà, ovvero caduto, il più tradizionale è il Grissino Stirato.
Lungo e croccante può essere preparato in casa con una semplice e veloce ricetta, riportata di seguito.
Preparazione. La prima operazione da fare è accendere il forno e scaldarlo a 200° C. Utilizzate la pasta per la pizza, già pronta o fatta precedentemente, e stendetela su un piano infarinato. Tagliate delle strisce di circa mezzo centimetro e con le mani arrotolate per ottenere la forma del grissino. Mettete i grissini sulla carta da forno e poneteli in una teglia. Spennellateli con un po’ d’acqua e cospargeteli con aromi scelti a piacere.
Cuocete per 5-8 minuti fino a cottura completata. Ricordatevi che devono essere croccanti! Serviteli con prosciutto arrotolato o come più vi piace…
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