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In questo periodo il melograno ha dato i suoi frutti. Succosi, dolci e aspri nello stesso tempo, i chicchi di melagrana, fin dall’antichità, venivano usati in cucina. Nei dipinti con soggetti culinari o nelle raffigurazioni di antichi ricettari le melagrane compaiono spesso insieme alle carni, in quanto erano usate nei ripieni o nelle salse.
I frutti del melograno insieme agli altri frutti rossi costituiscono degli ottimi antiossidanti. Ricchi di vitamina A e B, i chicchi della melagrana contribuiscono anche al benessere cardiovascolare. In più contengono tannino e quindi hanno proprietà astringenti. Anche i fuori del melograno usati come infusi combattono la dissenteria.
Nelle preparazioni dei piatti dei ristoranti, i chicchi sono utilizzati anche come decorazione delle portate. Belli da vedersi ma un po’ complicati da prelevare dal frutto! Anche ai bambini piacciono le melagrane ma incontrano molta difficoltà nel mondarle.
Questi frutti se integri e quindi senza spaccature esterne possono essere conservati da una settimana a 10 giorni in un luogo fresco e asciutto.
Oltre che per il consumo fresco, vediamo alcune ricette che hanno tra gli ingredienti i frutti del melograno:
– mele e melagrane sembra un gioco di parole ma vanno bene per una confettura
– cocktail per un aperitivo di stagione rinfrescante è lo spumante alla melagrana
– tra i semifreddi autunnali eccovi servita una bavarese speciale
– sempre tra i dessert di stagione et voilà un’ottima crema da accompagnare con biscottini fatti in casa o freschi di pasticceria